Come posso spiegarti che si può morire non morendo? Questa è una frase che pronuncia il Conte di Cagliostro in un vecchissimo film. Siamo davvero quello che pensiamo di essere? O siamo un prodotto di meccanismi di marketing che forgiano personalità fittizie adatte al consumo dei prodotti di volta in volta promossi che indossiamo, mangiamo, compriamo per essere trendy, come se fossimo attori che cambiano ruolo a seconda dell’opera che ci viene assegnata per la recita, con la differenza però che non ne siamo consapevoli e siamo convinti di essere il personaggio che stiamo interpretando?
Questo articolo è dedicato a questo mio audiolibro:
Il processo di riconoscimento in quanto Sé porta alla effettiva morte di ciò che è conosciuta come personalità ma, come il bruco che muore divenendo farfalla, c'è poi rinascita a nuova e migliore esistenza. Sì, si può morire non morendo! Eppure, perseguendo l'obiettivo di migliorare la propria personalità egoica, l'individuo non sta facendo altro che cercare di essere ciò che veramente è, cioé dio; tuttavia le aberrazioni che possiede lo fanno deviare sempre su una strada diversa.
Questa è la storica copertina della prima edizione della mia Trilogia dell'IO SONO
Trilogia dell'IO SONO fu edita dalla BIS quando ancora era gestita e di proprietà del Dott. Roberto Romiti. Ricordo l'immenso piacere che lui ebbe nel voler presentare questo libro, grazie ad una dissacrante, quanto divertente, sua introduzione. E proprio in questa introduzione c'è una frase che voglio usare per introdurre questo articolo: riguarda il famoso libretto IO SONO (in originale Vita Impersonale), uno di quei pezzi forti per molti di coloro che si sono avvicinati al mondo della supercoscienza.
Roberto Romiti scriveva:
"Poi, un giorno ricevo una e-mail da un certo Arcangelo Miranda che mi propone un libro sull’IO SONO. Come si permette costui di trattare un argomento per molti anni “sacro” per tutta una serie di esoteristi autorevoli e figli dei fiori, a partire dal 1970 almeno!? Però il nome non era male, anche se sembrava più un nome d’arte! “Arcangelo” significa “principe degli angeli”; “Miranda”: “da ammirare”.
Ricordo che il libro IO SONO (Vita Impersonale) mi fu regalato in fotocopia da un caro amico, con la raccomandazione di non parlarne a nessuno, perché era un testo molto molto molto pericoloso! Lo lessi di sera, tutto di fila, restando sbalordito e perplesso ed anche confuso e incredulo, ma desideroso di provare al più presto. Notte agitata. Al mattino: provare che cosa?
Per chi non ne sa nulla e sintetizzando al massimo, il testo presenta al lettore le istruzioni di Dio, che ti parla direttamente e ti dà
una formula miracolosa da usare:
Siedi tranquillo in stato di rilassamento e, una volta completamente tranquillo, lascia che la tua mente assorba il significato di queste parole:
Sii calmo! E sappi: IO - SONO - Dio.
Pronunzia queste parole precisamente come sono scritte qui, cercando di realizzare che è il Dio tuo, che comanda e domanda, dal tuo sé mortale, tacita obbedienza; studiale e cerca di capire il loro grande e nascosto potere".
Beh, da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta: era il 2006, dopo la Trilogia è stato scritto LIFE i segreti della ghiandola pineale , pubblicato l'audiolibro oggetto di questo articolo IO SONO colui che È , scritte migliaia di pagine di servizi on line e il nuovo libro IO SONO me e tanto altro ancora (vedi in questa pagina www.comprensione.it
Ma torniamo a noi, all'IO e all'IO SONO: ciò che ora interessa è spiegare una frase che, per quanto compresa intellettualmente, non può essere sperimentata se non si comprende cosa davvero significa ottenendone, quindi, prima una comprensione psicologica per poi farne l'esperienza al fine di essere quella cosa (essere consapevoli di essere quella cosa).
La frase è la seguente:
Questa frase è il fulcro di tutto questo articolo e a cui si cercherà di darne la migliore spiegazione possibile per comprendere, a sua volta, come funziona il file di meditazione IO SONO colui che È
Per comprenderne perfettamente il significato, dobbiamo rispolverare una definizione di una parola usata nella terza parte della serie (puntata 3: COS'È IO: dov'è il Gigante?) la definizione di responsabilità: essa è l'abilità di dare risposta alla richiesta di manifestazione del Sé.
A suo tempo vidi un'illustrazione con sotto scritta la frase tipo: "Qualche tempo fa eravamo solo ad un passo dal precipizio; da allora abbiamo compiuto notevoli passi avanti."
C'è una quantità enorme di persone che, nella loro ristrettezza mentale (da noi chiamata apatia) si riempiono la bocca dicendo che al mondo va tutto bene. In realtà il mondo va una schifezza e il fatto di dire che va tutto bene senza invece agire per renderlo più armonico, fa sì che le cose continuino ad andare male.
Poi, un giorno, nacquero le comunità spirituali e da allora le cose si sono messe peggio.
Per iniziare la discussione di questa cosa, voglio nuovamente riportare la mia definizione di Ashram (o comunità spirituale) che ho già fornito in un altro articolo: ospedale psichiatrico spirituale.
Se analizziamo i due termini -comunità e spirituale- ci accorgiamo di una cosa molto semplice.
Il vocabolario Zingarelli definisce comunità come "Pluralità di persone unite da relazioni e vincoli comuni di varia natura". Se poi gli interessi riguardano lo spirito, cioé l'IO, vediamo che tutti coloro che in tutto l'universo, anzi in tutti gli universi, stanno realizzando il Sé, fanno parte, di fatto, di una Comunità Spirituale, pur senza appartenenza formale alcuna. La necessità dell'uomo di appartenere ad una chiesa e di non comprendere che la vita stessa è l'unica chiesa che esiste, è solo il risultato di una aberrazione.
Questa immagine l'abbiamo già vista quando, nell'articolo Successi del Seminario di Brescia abbiamo parlato dei condizionamenti fondamentali che sono presenti nelle teste degli esseri umani:
Delle aberrazioni fondamentali ne abbiamo parlato anche nel primo articolo di questa serie, quello dei La banda bassotti dei 12 APOSTOLI. Il potere di queste "12 aberrazioni fondamentali" è molto forte in quanto esse sono impiantate in un'area della mente che è prima della coscienza, cioé la persona crede in modo assolutamente netto e sincero che il cumulo di fesserie che sta facendo e proclamando siano sentite, ma sono solo queste aberrazioni che la fanno comportare come un cretino.
Una di queste aberrazioni riguarda l'aspetto devozionale e ciò significa che se i diversi milioni di persone che abitano nelle comunità come per incanto, ad uno schiocco di dita, fossero liberate da questa aberrazione (che è poi quella del salvatore), immediatamente si guarderebbero in faccia e, ridendo, direbbero: "Ma cosa diavolo ci facciamo qui a fare gli idioti?"
A quel punto la persona sarebbe riabilitata sulla propria auto-determinazione. Questo aspetto devozionale è quel meccanismo idiota che fa fare quel mucchio di cose stupide alle persone quale il prostrarsi ai piedi di qualcuno, idolatrare una statua, aggregarsi in chiese e altre idiozie del genere.
È così che si mantengono le chiese ed è per questo motivo che si pagano le messe per andare in paradiso. Figurarsi che, in un comune collocato in una zona molto cattolica che aveva intenzione di farmi fare una conferenza in qualità di scrittore, quando ha visto che il titolo del nostro libro era IO SONO immortale (il vecchio titolo di LIFE i segreti della ghiandola pineale ), si sono defilati perché l'immortalità è un prodotto gestito solo dalla religione; infatti mi hanno prima chiesto se ero cristiano e poi... addio a tutto.
Posso solo dirti che quando liberiamo una persona da questo genere di aberrazione, essa davvero non riesce a capacitarsi di come sia stato possibile essere stati così sinceramente e convintamente idioti nel fare e frequentare quel genere di posti e situazioni. Eppure era tutto diverso solo un minuto prima... che miracolo! Il problema è che l'aberrazione fondamentale non ti fa mettere minimamente in dubbio che è essa che ti sta filtrando e deformando la realtà. Ed è così che abbiamo i fedeli e gli spirituali, gli infedeli e gli atei, un mucchio di persone normali.
Guarda, che non sto scherzando né ho voglia di offendere nessuno, ma qui se non parliamo in modo molto chiaro non ne veniamo fuori.
Ora guarda questa immagine:
In essa vediamo TU in qualità di Essere Spirituale (l'Osservatore) e il corpo, il quale può
divenire la sede della personalità.
Tutte le tecniche e i metodi che ci sono oggi, ad esclusione di un paio, non fanno altro che lavorare sulla
personalità. Quando lavori sulla personalità puoi, al massimo, ottenere un cambiamento del modo di
fare di quella persona, ma tutta la sua "negatività", cioé tutta quella roba per cui hai pagato migliaia
di euro per fare corsi di miglioramento, viaggi, vitto e alloggio, tempo, rimane lì, ancor meglio ancorata e la persona
la quale, finito il corso, si sentirà più confusa di prima.
Tutto ciò che dobbiamo comprendere è:
Nella Trilogia dell'IO SONO scrissi:
Il problema dei corsi che ci sono in giro è che essi agiscono sulla personalità e quindi la rendono ancor più tenace; l'unico modo per far svanire la personalità è quella di vederla da fuori, dal punto di vista dell'essere spirituale: solo in questo modo essa, vista esattamente così com'è, senza filtri, scompare. Come puoi vedere da questa immagine (paragonala con quella di prima), se sei dentro la personalità, non puoi vedere la personalità stessa:
E qui arriviamo, finalmente, a parlare dello strumento che è stato alla base di questa serie di articoli sulla Responsabilità, cioé alla necessità di usare il file audio di quella che noi chiamiamo meditazione.
Un altro appunto che dobbiamo chiarire è che questa meditazione è La Meditazione; non ci sono altre cose che sono meditazione: ci sono una infinità di balle che vengono chiamate così e a noi questo termine piace poco, oramai. Se la meditazione non è questa, non è meditazione e il contenuto del nostro file audio e di ciò che diciamo è nulla di ciò che si trova già in giro, voglio sia ben chiaro.
La meditazione è l'atto del mettere in mezzo a due polarità, cioé la possibilità di ritrovare il proprio Centro, l'IO. La personalità è polarità, la meditazione spegne la personalità. Le meditazioni che spacciano come tali non lo sono affatto; tutt'al più sono training di rilassamento. Ma cosa sono le polarità? Sono pezzi del Sé, sono frantumazioni del Sé; il termine FRANTUMAZIONE è l'opposto di RIDEFINIRE, per cui un individuo frammentato è una persona che sta recitando, in maniera automatica, la parte di figlio, padre, madre, autorità, studente, maestro, pilota, donna sexy, ricco, povero, bello, brutto e tutte le infinite parti in cui si può frantumare un essere al fine di ottenere ammirazione.
La frantumazione del Sé
I nostri metodi non sono tecniche e tendono esclusivamente a ristabilire il meccanismo di flussi entranti ed uscenti della mente (guarda di nuovo l'immagine di sopra, cioé a ristabilire il processo di pensiero.
Se una cosa è fatta bene, si ottiene un riappropriarsi della gestione con cui funziona la mente perché il corretto meccanismo di pensiero ridà potere all'osservatore (all'essere spirituale) in quanto gli fa riprendere distanza dalla personalità poiché, se sei attaccato alla personalità grazie a tutte le identificazioni che hai accettato, non puoi cambiarla per il fatto che senza distanza l'osservatore non può vedere e quindi non può cambiare le cose. Lo spazio è l'elemento vitale per creare.
Ciò che in un flusso corretto è esperienza, in un flusso alterato l’esperienza diviene un attaccamento emozionale per cui persone, luoghi, cose, tempi ed eventi che tu dovresti gestire semplicemente in quanto fattori di divertimento, divengono invece fattori di controllo che gestiscono l’essere spirituale per divenire motivo di ammirazione.
Ora ascolta bene questo: l'ammirazione è un modo di "riserva" con cui l'essere, in mancanza di flussi reali, cerca di sentirsi vivo cercando di percepire un movimento fittizio di qualcosa che, di fatto, non si muove: parlo di energia stazionaria (forme-pensiero) che vibra >dando l'illusione di essere un flusso. Questa è la frase più importante che si possa dire.
Quando l’osservatore crea perché è staccato dalle cose, innesca un flusso ciclico di energia che esce come idea e che rientra, dopo l'esperienza, come consapevolezza di Sé.
Chiunque voglia cambiare il punto di vista lo può fare solo dopo che ha fatto un'esperienza: non si può cambiare il punto di vista solo leggendo delle esperienze di altri o abbuffandosi di letture e frequentando corsi. Ciò è ben spiegato in questa slide di un nostro Corso:
Quindi il fatto è che se vuoi assumere il punto di vista di dio, se vuoi essere dio, devi fare le cose che stanno nell'IO SONO e solo dopo puoi sentirti dio.
Se non crei del nuovo, cioé dall'IO SONO, i flussi sono bloccati e lo spazio è azzerato.
Ecco quindi che quando l'osservatore non ha spazio in quanto è attaccato alle cose, ha necessità di ricevere un surrogato di energia da sostituire al flusso reale; allora è portato a usare la ragione nascosta al fine di sentire qualcosa: gli diviene quindi indispensabile il meccanismo dell’ammirazione, cioé far vibrare le forme-pensiero per ricevere la sensazione (evidentemente fasulla) del movimento.
Per attaccamento si intende proprio assenza di spazio di osservazione (è quella cosa che si chiama spirito d'osservazione, propria di una persona libera); poiché ciò che si muove nello spazio è l'energia, ne consegue che l'assenza di spazio determina il blocco di energia chiamato forma-pensiero. Il problema dell'attaccamento è che noi diveniamo le nostre esperienze vissute poiché ci blocchiamo in esse:
Per ragione nascosta si intende il fatto di utilizzare delle strategie per far sì che le persone con cui si è in contatto siano indotte a fare delle cose per propria convenienza; puoi chiamarle anche inganno nelle relazioni, ma noi nella parte audio li chiamiamo SCOPI.
Quando ci vestiamo in un certo modo per far colpo su qualcuno, stiamo usando la ragione nascosta, ma lo facciamo anche quando, a fine anno, facciamo i regali, in quanto azienda, ai clienti grandi in quanto ci portano fatturato e non ai piccoli che, invece, ci starebbero anche simpatici.
Per coltivare la ragione nascosta avete bisogno della sostanza di cui sono composti tempi, eventi, cose, relazioni e luoghi, cioé di Materia, Energia, Spazio, Tempo: se intorno a voi trovate persone che sprecano materia, energia, spazio o tempo, vuol dire che stanno usando una bella ragione nascosta, anzi più di una, tante... (e lo stanno facendo anche se sono avari nell'uso di queste cose).
Il risparmio di energia, o meglio il corretto utilizzo delle risorse, è un fatto di etica ed è una delle caratteristiche principali dell'essere spirituale nella misura in cui l'energia la crea e la fa sparire di nuovo nel Nulla; tutte le volte che l'individuo blocca il ciclo dell'energia è perché è divenuto personalità e sta tentando di ingannarvi sulla vera cosa che vuole. Non fidatevi delle persone che per fare un caffé usano la macchinetta da quattro, ma allo stesso modo non fidatevi di coloro che per fare un caffé riscaldano l'acqua e vi immergono tre volte un chicco di caffè legato ad un filo di cotone: avarizia e spreco sono due espressioni di quella stessa patologia chiamata personalità.
Vita Impersonale è, invece, creazione in assenza di ragione nascosta, fare per il solo fatto di sentire di fare; poi, sarà quel che sarà; Vita Impersonale prevede che l'energia non stagni, che non si blocchi. Solo avendo a disposizione (sprecando o bloccando) materia, energia, spazio e tempo, gli individui in preda alla personalità diranno non IO SONO QUELLO, bensì IO SONO QUESTI ed infatti sono pieni di ricordi che divengono oggetti e gli oggetti divengono motivo di rafforzamento del ricordo, un modo ottimo per essere schiacciati dalla spirale del passato.
Con il file audio IO SONO colui che È si riporta l’Essere nella sua condizione migliore e lo si stacca dagli attaccamenti. In questo modo si riattiva il flusso IO SONO e, di conseguenza, i flussi creativi e di esperienza della relativa creazione. Vediamo ora circa lo spazio e gli attaccamenti.
Perché non vedete la televisione con gli occhi appiccicati allo schermo? Perché se non c'è distanza dalle immagini non ci può essere visione e quindi non ci si può godere lo spettacolo. Allo stesso modo quando l'Osservatore è identificato con le cose non può vederle e non può modificarle per cambiare la sua vita.
L'unico modo per far sparire le cose è quello di osservarle dal punto di vista dell'osservatore, cioé con la dovuta distanza: significa, ricordando l'immagine di prima, uscire dagli incatenamenti della propria testa per ritornare ad essere osservatore.
Quando si parla di "assenza di desideri" non significa non avere desideri, significa non avere attaccamenti, cioé non essere identificati con le cose e, ancora meglio, non usare quelle cose per ottenere ammirazione dagli altri. La famosa frase biblica "Il mio regno non è di questo mondo" non significa altro che se sei un osservatore operante del tuo IO SONO allora tu agisci in un territorio (regno) che non è quello di questo mondo materiale solido e pesante, altrimenti se il tuo regno è di qui... allora sono cacchi tua!!!
In India si sono fumati il cervello e molti credono che la totale assenza di desideri sia la cosa giusta da fare; questa, per me, non è la cosa giusta, ma una stronzata:
Quel cinghiale che vedete in basso a destra è il cugino del maiale, un animale noto proprio per la sua sporcizia; io ho personalmente avuto modo di constatare che questo c'è in India: l'ho visto camminare per strade piene di melma e di scarichi organici nei quali vivono bambini e mendicanti e, tutt'intorno, si svolge la normale attività sociale, seppur incivile. Altro che popolo intriso di spiritualità nel senso di area in cui si sa come realizzare il Sé: se questo è il risultato della realizzazione del Sé, allora me ne vado sulla luna.
Ora voglio spiegare la meccanica della identificazione con le cose.
Ancora per un altro errore, ma in realtà è sempre l'influenza dell'aberrazione della devozione, si viene portatti a pensare (è proprio il caso di dire che "si viene portati a pensare") che Brahma, Vishnù e Shiva siano tre divinità induiste davvero esistenti/esistiti.
E la stessa cosa lo si crede per Gesù: anche questa cosa è una menzogna.
Queste tre divinità rappresentano semplicemente gli aspetti del ciclo creativo dell'energia che nasce, collassa e scompare.
Questa sequenza dell'immagine è conosciuta come la Trimurti e la sua spiegazione è molto semplice:
In un suo sonetto Saint-Germain dice:
L'Io è quindi il potenziale/non-potenziale, è colui-che-è-e- che-non-è, l'indefinito o, ancor meglio, è potenzialmente tutto pur non essendo nessuna cosa: questo è il Nulla.
Come prima cosa della serie, abbiamo il Nulla, quindi il Nulla decide di eseguire una creazione, per cui comincia a creare e qui abbiamo la fase due o fase di Brahma, colui che dà inizio alla creazione con l'idea: Brahma è l'idea di partenza, ma senza persistenza in quanto manca il fattore tempo.
Poi abbiamo la fase 2, quella di Vishnu, cioé l'attività crativa di Brahma prende corpo nella realtà, quindi è ciò che determina la persistenza all'idea: di fatto introduce tempo e dà luogo alla manifestazione; essendo questo un rafforzamento del precedente "creare" possiamo chiamarlo creare-creare.
Quindi, una volta avvenuta la creazione (e fatta esperienza) interviene Shiva, il distruttore; nell'attività divina distruggere non ha una valenza emozionale, bensì solo il fatto di togliere l'energia ad una creazione e farla dissolvere. Di fatto, in ambito divino, la distruzione non esiste in quanto è solo un cambiare modo di creare (o non creare affatto). Ciò significa che l'intervento di Shiva non determina più ALCUNA CREAZIONE: a questo punto, se l'energia non è più presente, si è dissolta e abbiamo di nuovo il Nulla, quello che fa da base a tutte le attività creative.
Quindi, per ricapitolare la sequenza, abbiamo: il Nulla, Brahma, Vishnu, Shiva, il Nulla o, se vuoi,
Il vero ciclo dell'energia è espresso solo dall'attività creativa (Nulla non è energia, ne è il creatore) ed è ciò che dà sostanza alle cose. Ma, solo per i nostri fini (quindi in modo arbitrario) assegniamo il nome di Ciclo dell'energia a Brahma-Vishnu-Shiva e, in un ambito più grande (comprendendo anche il Nulla) abbiamo il Ciclo dell'energia espanso.
Questa cosa ci serve per capire che se non facciamo ritornare tutto al Nulla, cioé se rimaniamo pericolosamente attaccati all'energia creativa senza farla svanire, l'essere si blocca con le sue stesse creazioni perché vi si identifica con esse; questo significa che la libertà spirituale può essere raggiunta solo se si porta l'essere spirituale nella condizione di osservatore tirandolo fuori dalla condizione della personalità. Ti ridò l'immagine di prima, ma integrata:
Poiché l'energia è una cosa, mentre il Nulla è il creatore delle cose, da questo ciclo si comprende che se Vishnu continua ad esistere (cioé si mantengono in essere le creazioni senza che si lasciano andare, senza che si spenga l'energia, azione rappresentata da Shiva il distruttore), la cosa rimane lì e l'essere spirituale, non potendo ritornare al punto di osservazione, rimane identificato con la cosa creata. Quando l'osservatore è identificato con la cosa significa che non c'è spazio tra lui e la cosa creata, per cui, non potendola vedere, non può cambiarla. Tutti i corsi che ci sono in giro, si basano esclusivamente su una maggiore identificazione con la cosa creata e ciò determina un maggiore inspessimento della trappola. Questa è l'identificazione e il motivo per cui se non si riabilita l'abilità ad osservare dell'essere spirituale, non è possibile che si riabiliti lui stesso. Quindi, è il caso di dirlo, chi fa da Sé fa per tre (trimurti).
In ogni caso questo dovrebbe anche spiegarti che il fatto di fare il tifo per una identificazione (che è una polarizzazione) o essere contro, comunque la rafforza: lo abbiamo visto nell'articolo dedicato a tutti coloro che si ritengono animalisti e che con il loro odio non fanno altro, a distanza, che alimentare le azioni cruente contro gli animali divenendone a loro volta complici; l'articolo è Crimini verso gli animali da parte di vegani, vegetariani e animalisti.
Se tu provassi a chiamare su un motore di ricerca qualcosa che riguarda i libri che trattano di potere personale, affascinare, sedurre, convincere, troveresti un elenco di migliaia di pagine e ci vorrebbero anni per leggerli tutti. Il successo di questi libri è dovuto al fatto che le persone non sopportano di rimanere anonime, vogliono emergere per essere "viste" perché ciò da loro un surrogato di sensazione di energia vitale: il fatto è che è meglio un'emozione negativa piuttosto che nessuna emozione. Per vivere come essere umano le relazioni sono necessarie poiché senza interazione non c'è conoscenza, ma l'ossessione ad apparire come anche il suo opposto (il nascondersi da tutti) assume connotazioni patologiche. Probabilmente, vedendo quei penosi reality televisivi ti sarai accorto che sono spesso presenti personaggi la cui stella aveva smesso di brillare da tempo: te li ricordavi di una certa dignità, ma in questi programmi accettano di prostituire la loro dignità pur di sentirsi osservati.
Bene, credo che in un modo o nell'altro il meccanismo del flusso creativo è divenuto chiaro; passiamo ora a come fare tecnicamente a liberarlo.
Le seguenti parole sono tratte dal libretto del cofanetto a cui il file audio della meditazione è allegato:
Il file audio MP3 allegato a questo libretto è il risultato di anni ed anni di ricerche e di migliaia di ore di lavoro.
La procedura che il file contiene non è una tecnica, bensì uno strumento che porta l'essere spirituale a pensare secondo i meccanismi vitali della mente, il solo ambito in cui il pensiero può esprimersi. La mente si basa su princìpi ben specifici: allinearsi a questi princìpi significa avanzare nel riconoscimento della propria natura spirituale, non farlo significa ottenere ciò che è conosciuto come condizione umana.
Abbiamo eseguito decine di prove o di esperimenti con questa procedura e chiunque ne abbia compreso il meccanismo, ha percepito il contatto con il Sé o, come amo dire io, con Sé.
Quando scrissi la Trilogia dell'IO SONO ero appena uscito da venti anni di lavoro in cibernetica grazie al quale la mia mente aveva assunto caratteristiche da alta velocità di comprensione per cui mi era assolutamente immediato comprendere le cose se spiegate bene e in modo logico. Ma ci fu un'occasione in cui la mia mente ne uscì miseramente sconfitta: accadde relativamente a ciò che lessi nel più famoso testo del genere spirituale, l'IO SONO; mi riferisco alla famosa frase del libro dei Salmi che l'autore invita a recitare mille volte al giorno:
Sii calmo! E sappi: io sono Dio.
Ci misi del tempo, anni, a comprendere l'intimo significato della frase. Credevo anche, erroneamente, che tutti coloro che erano arrivati prima di me a leggere quel libro avessero ottenuto le mie stesse realizzazioni su come usare il potente messaggio visto che avevano letto quel libretto anche venti anni prima di me: d'altronde io mi sono sempre considerato uno dei tanti, con una testa sul collo come tutti gli altri...
Ma in realtà la situazione era ben diversa...
Il palcoscenico spirituale, invece di essere densamente popolato da individui che avevano realizzato l'essenza divina, mi sembrava più un manicomio senza sbarre in cui la maggioranza affermava di essere dio, ma continuava ad abusare dei propri fratelli umani e della Natura.
Ma questo lo compresi solo dopo aver coordinato la pubblicazione della Trilogia dell'IO SONO: il danno non era stato ancora riparato e si perpetrava, magari già nei paesi anglosassoni, sin dal 1914, l'anno della prima pubblicazione negli U.S.A. del libro IO SONO (titolo originale: The Impersonal Life).
Dopo queste parole dovrebbe risultare chiaro cosa significhi cambiare il punto di vista. Per questo era necessario che la gente comprendesse che quella frase da ripetere mille volte al giorno, non era da ripetere così, a mo' di tiritera, bensì era importante riuscire a provare, mentre la si recitava, l'emozione di ciò che si stava affermando: solo così si poteva fare l'esperienza dell'essere dio. Questo è il modo corretto di recitare un mantra: avere la consapevolezza emozionale, oltre che concettuale, di ciò che si sta facendo.
Il file audio della meditazione IO SONO colui che È consente di FARE l'esperienza dell'IO.
L'audiolibro IO SONO COLUI CHE è
Molte persone, da sempre, ci chiedono il segreto o la tecnica che usiamo nella Scuola Progetto per l'Immortalità e abbiamo sempre detto che non esiste alcuna tecnica, ma non siamo regolarmente creduti; questo file sarà la prova provante di cosa intendiamo.
Nel file audio, infatti, non si fa riferimento ad alcuna tecnica, ma si addestra la mente a funzionare nell'unico modo possibile, cioé ad equilibrare e ad alternare un flusso uscente a un flusso entrante, quindi a creare e a percepire le proprie creazioni; tutto il resto è inutile e superfluo e motivo di blocco.
Questo file, quindi, non rientra nel concetto di miglioramento personale, come da sempre affermiamo nel nostro lavoro, bensì esclusivamente porta a definire il proprio Sé.
Quando si deve/può usare la meditazione? Quando le persone mi dicono di "avere problemi" dico loro:
Volete che continui per anni? Qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno, fai la meditazione, ma ricorda che essa ti libera solo dai problemi; poi, per ottenere hai bisogno di creare tu, ma a quel punto, con il rinnovato contatto alla tua sorgente interiore IO SONO, tutto ti dovrebbe riuscire facile.
Allora, ricordiamo le parole della Trilogia dell'IO SONO : un Essere spirituale ha poteri inimmaginabili e l'unico suo limite è il livello di identificazione con il suo corpo e le sue creazioni.
Per trasformare la condizione di essere umano in quella di essere spirituale si deve guadagnare in distanza; se lavoriamo sul fatto di percepire la distanza allora saremo in grado di allontanarci dalle identificazioni. Il file audio IO SONO colui che È fa effettivamente questo. Voglio raccontare di un effetto riportando la mail di uno Studente della Scuola, Sandro:
La mia riposta fu: Benvenuto a bordo!
Ogni tanto l'architetto F. L. Manco invia delle mail e in una di queste ha scritto: Fin da ragazzo ho cercato di dare il mio contributo per un mondo migliore, aiutando le popolazioni del Terzo Mondo, lottando per i diritti umani, a favore delle donne, dei bambini, dei diversi. Però mi accorgevo che era come cercare di svuotare una piscina con lo scolapasta e che era necessario intervenire sulle cause dei problemi che, secondo me, risiedevano e risiedono non sui meccanismi economici o politici, ma nella coscienza dell'uomo. Pensavo: se la coscienza umana fosse più giusta, più sensibile, fraterna, solidale, capace di condividere le necessità vitali dell’altro, tutti i problemi del mondo si risolverebbero.
Qui è davvero un problema di coscienza: se gli individui non cominciano a ragionare con la propria testa non si potrà mai andare da nessuna parte; imbottire una popolazione di leggi, regole e norme non può che condurla all'alienazione della propria coscienza personale e quindi sociale; e non è sufficiente ascoltare il file audio se non c'è una reale apertura di cuore.
Nello spiegare come è costituito e come funziona il file, continueremo nel nostro obiettivo di perseguire unicamente nel recupero della propria autodeterminazione.
La frase dell'IO SONO che ho riportato all'inizio dice che tu sei sia la parte umana, sia quella divina, ma la seconda ti riesce difficile da credere; ciò significa che un individuo, nella sua parte spirituale, è la somma di
mentre la sua manifestazione può avvenire attraverso il sistema/strumento SPIRITO-MENTE-CORPO.
Quando diciamo IO SONO QUELLO vuol dire che IO parla del suo riflesso nella coscienza creata per mezzo dell'osservatore grazie a quell'insieme SPIRITO-MENTE-CORPO attraverso il quale l'IO si sente di esistere.
Ogni individuo è sia IO che, contemporaneamente, il ME. Quando questa coscienza è chiara, l'essere è liberato e diviene potenza infinita e coscienza pura.
Il file audio, interamente registrato con la mia voce e di una durata di una 50ina di minuti, è strutturato in tre parti:
- coscienza del corpo
- dis-identificazione dalle etichette umane
- realizzazione del Sé, cioé pura percezione dell'IO
Analizziamole!!!
Questa sezione è il prosieguo ad una piccola introduzione quale invito al rilassamento. Ne approfitto per mettere a proprio agio lo Studente e, nel frattempo che prende posizione, gli comunico alcune cose fondamentali tipo: Questo è ciò che devi sapere: sei distratto dal Sé semplicemente perché la tua mente vaga tra uno scopo e l'altro, per cui sei continuamente nel passato e nel futuro e alla fine la tua vita è costellata di scopi che turbano la presenza a te stesso e agitano la tua mente nel presente...: gli scopi sono, appunto, la Ragione Nascosta, dopodiché inizia la parte della coscienza del corpo. A tal fine è utile ricordare che l'individuo vive al di fuori del suo corpo, ma non nella maniera corretta, cioé non è sganciato dal corpo, bensì vive nella sua controparte eterica, il corpo-eterico.
Già altre volte l'ho detto: il vero ostacolo all'evoluzione spirituale non è lo spirito, ma il corpo. I veri problemi sono lì, del tipo uno a un miliardo rispetto ai problemi dello spirito; per questo le persone, dopo ore e mesi di procedure, cadono miseramente al primo piccolo ostacolo: è il corpo che va in restimolazione.
Ma, tornando al fatto che l'uomo non vive nel proprio corpo, cito una frase di Osho che ho già usato in passato e anche come aforisma al capitolo 12 del nostro IO SONO immortale:
Serve aggiungere altro?
Con questa prima sezione facciamo un vero e proprio training autogeno grazie al quale l'individuo ritorna ad essere consapevole del proprio corpo. Questa procedura è molto potente e il file è registrato davvero bene e, purtroppo, spesso e volentieri, lo Studente si addormenta in questa fase; ciò vuol dire che la stanchezza del quotidiano è eccessiva e questo è già un indicatore che il tuo quotidiano è troppo stressante e quindi è bene metterlo a posto.
Molte persone mi chiedono se ascoltare il resto del file in stato di sonno può essere utile a livello subliminale; la risposta è semplicemente no! Noi non creiamo prodotti con contenuti subliminali: quelli sono strumenti basati sull'ipnotismo, altro che sulla coscienza sveglia.
Noi dobbiamo indirizzare l'attenzione per recuperare il possesso del nostro meccanismo di pensiero, per cui è necessario uno sforzo consapevole.
Lo scopo di questa sezione è quello di produrre l'effetto di dis-identificarti dalle etichette umane. Questa è la parte più importante della procedura in quanto è la più dura; se si riesce ad avere consapevolezza di questa parte, la terza diviene più semplice. Questa sezione è basata sul fatto di dare dei comandi molto precisi alla propria mente, come ad esempio che non si è il proprio corpo, non si è la propria mente, non si è la propria sessualità e così via, per tanti altri aspetti.
Per piacere, non mi scrivete per "farmi osservare" che i comandi negativi (quelli che contengono il NON) sono rifiutati dalla mente: non è vero!!! Ciò che è vero è che quando non vogliamo una cosa e ci mettiamo l'emozione vedendo quella cosa nella nostra mente, allora accade che la scena del rifiuto si manifesta. Guarda questo esempio tratto dal film: The Secret dall'ideale titolo Accade ciò che non si vuole (scusate se YouTube manda pubblicità):
È un modo di dire che se sei troppo preso dalle emozioni, il pensiero non vince. Il processo funziona così:
Quando affermi che NON sei quelle cose, prendi distanza da esse e quindi esci dalla tua mente (dalla sfera-eterica) e recuperi la tua posizione/condizione di Osservatore; facile, no?!
Se avrai comandato in modo corretto alla tua mente i vari punti, alla fine della procedura ti sentirai pienamente IO: goditi questa condizione perché tra un po' si va oltre...
Attenzione: questo è un punto importantissimo: con questa parte di procedura andremo a percepire il Sé in quanto IO sorgente. Ma deve essere ben chiaro che tu sei sia l'IO sorgente che il ME osservatore. Questa è una cosa determinante: l'IO non può sentirsi di esistere se non c'è anche la coscienza dell'osservatore. Ciò significa che già al punto precedente tu hai percepito di essere, ma questo punto è una astrazione in più perché ti permette di avvicinarti a percepire anche la sola Sorgente, cioè il Sé nudo e crudo nella sua espressione potenziale.
Per questo c'è la frase: IO SONO QUELLO, MA QUELLO NON SONO IO! In realtà tu sei questo e quello (senza essere entrambe le cose non ci sarebbe esistenza, creazione o percezione), per cui quando diciamo IO SONO QUELLO, con la parola QUELLO intendiamo la risultante di tutto ciò che tu hai creato fino ad ora, la coscienza! Parliamo di quella cosa che oggi è, ma domani, fra 24 ore, quel QUELLO sarà più grande e diverso da ciò che è oggi, perché in queste 24 ore avrai creato qualcos'altro in cui riconoscerti! Ma tu sarai per sempre IO e questo "io" lo si raggiunge con la frase IO SONO QUELLO, MA QUELLO NON SONO IO. Nel libretto del cofanetto, utilizzando un esempio che usava Nisargadatta il realizzato, scrivo:
Sappi che tu, in potenza, Sei Colui Che È e questo è lo stato potenziale di Sorgente, il puntolino, ma poiché una sorgente non è nulla senza uno sbocco, ricorda che tu sei CONTEMPORANEAMENTE l'IO-sorgente e l'IO-me; la sorgente è potenza, il me è fattività di quella potenza.
Una enorme quantità di dati potete anche reperirli direttamente dalla bocca di Nisargadatta il realizzato nel libro IO SONO quello. Quella di Nisargadatta è una delle 4 vie dello yoga (yoga=contatto con il Sé) ed è conosciuta come la via filosofica; noi usiamo questa in quanto è la più potente e raccoglie anche le altre tre. Noi non ci identifichiamo con NESSUNA scuola di yoga attualmente presente sul pianeta anche perché quello che viene definito yoga in giro sa eccessivamente di inquinato.
La realizzazione del Sé è una questione di allenamento; sapere chi sei passa per il fatto che tu percepisca che SEI e, scusate il gioco di parole, per essere se stessi si deve essere secondo ciò che si è e ciò che si è lo puoi scoprire percependoti.
Insomma, alla fine più ci alleniamo ad usare il meccanismo di comunicazione della mente, distanza e percezione, più conosciamo IO e quando hai conosciuto IO hai conosciuto Dio, cioè te.
Questa è l'immagine rivelatrice di questa fase:
Quindi IO SONO QUELLO e QUELLO NON SONO IO ristabilisce il flusso di comunicazione in quanto ti fa sentire e capire che tu sei entrambe le parti e questo è tutto.
In ogni caso questo è quello che le religioni non ti dicono, della serie, per parafrasare un famoso film, le parole che non ti ho detto, ebbene, stavolta ve le ho dette io.
Il pacchetto IO SONO colui che È contiene, oltre al file audio, un libretto dove c'è una ottima spiegazione della procedura e l'intera trascrizione del file audio. Nella USB ci sono anche due eBook (del libretto) uguali, solo che uno è scritto con il classico nero su bianco, l'altro nel più rilassante alla vista bianco su nero.
Se vuoi contattare la tua natura spirituale, e non soffri di disturbi mentali e sai onestamente che non stai imbrogliando le persone con atteggiamenti da Ragione Nascosta, non esiste alcuna contro-indicazione alla meditazione, altrimenti astieniti.
Ricorda la "promessa" del Sermone del Monte scritta da chissà quale anonimo scrittore esoterico? Eccola:
Cos'è il regno di dio? E' la tua abilità di essere coordinatori del tuo universo mentale: quello è il regno di dio, il Tuo Regno. Quindi, la frase corretta sarebbe:
Quando sarà pronto Vangelo del Re lo si comprenderà ancora meglio, ma spero che non ci sia bisogno di arrivare a leggerlo per capirlo e che quella comprensione divenga TU stesso al di là della cultura, arrivandoci per contatto col Sé e per istruzione diretta dall'archivio dell'Akasha.
Se la responsabilità è rispondere alla richiesta dell'IO SONO per mezzo della manifestazione, con la procedura del file potrai finalmente scoprire cosa sei venuto a fare su questa terra.
Spero ardentemente che questa spiegazione e la serie dei 5 articoli sulla Responsabilità, ti siano piaciuti.
di Arcangelo Miranda
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